Se il figlio nullatenente vive a casa dei genitori rischiano un pignoramento?
In linea generale, l’Ufficiale giudiziario che procedere con una procedure di pignoramento mobiliare si accinge a presentarsi a casa del debitore, non tenendo conto dell’accoglienza dei genitori verso il figlio nullatenente, non considerando che l’abitazione è dei genitori.
In questo caso, l’Ufficiale giudiziario non ha l’obbligo di controllare la proprietà dei beni oggetto del pignoramento e presenti nella casa dei genitori che vivono con il figlio nullatenente.
La normativa su questo punto è chiara, in quanto si presumono che tutti beni presenti nel luogo di residenza del debitore rientrano nella sua proprietà, pur trattandosi di una residenza sotto forma di ospitalità.
È una delle prassi più comuni quella in cui i genitori che possiedono dei beni acquistati personalmente sono tenuti a dimostrare con prova certa di essere i diretti proprietari, l’assenza di una documentazione attendibile espone tutti i beni al pignoramento (poltrona, televisore, cassaforte e così via), anche se i debito è stato prodotto dal figlio nullatenente.
Per evitare di subire il pignoramento del figlio i genitori dovrebbero custodire fatture, estratti conto o altro documento cartaceo che dimostri l’acquisto del bene.
L’assenza di questi documenti porta al pignoramento dei beni dei genitori anche per i debiti contratti dal figlio. Ecco come cambia l’aspetto tra di un pignoramento tra la teoria e la pratica. I genitori in questi casi, sono obbligati per legge a rispondere al pignoramento di un figlio nullatenente maggiorenne con i propri beni mobili.
I genitori di un figlio nullatenente rischiano il pignoramento dello stipendio o pensione?
La legge dispone il pignoramento dei beni dei genitori conviventi con il figlio nullatenente solo per i beni mobili, per cui diventa difficile dimostrare a chi appartiene il bene.
Nello stesso modo, tutela gli altri beni come case, stipendi, pensioni, conti corrente e così via, in quanto esiste la titolarità nei registri pubblici, per cui sono presenti dei contratti (conto corrente) o degli atti notarili (terreni e immobili). In questi casi, esiste la proprietà certa del genitore che non può essere attaccata dai debiti assunti dal figlio nullatenente (maggiorenne).
Concludendo, se è presente la proprietà certa dei beni o crediti, i genitori non rispondono delle obbligazioni assunte dal figlio. L’Ufficiale giudiziario non può pignorare stipendio, pensione, conto corrente, casa e così via, anche se il figlio maggiorenne nullatenente risulta a carico dei genitori.
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